Oggi si è sempre più alla ricerca di un’alimentazione genuina che sia in grado di fornire il giusto apporto di sostanze nutrienti.
Mangiare sano non significa soltanto pensare alla propria salute mangiando bene, ma assumere un atteggiamento responsabile nei confronti della propria alimentazione e nei confronti del prossimo.Questo significa anche riflettere sull’impatto ambientale dei prodotti che si acquistano. Sono molti gli studiosi che insistono sull’importanza di mangiare frutta e verdura di stagione e cibi regionali a km 0, coltivati vicino l’area di residenza. I vantaggi infatti sono molteplici e riguardano: convenienza economica, qualità e sostenibilità.
Gli ortaggi di stagione sono più economici perché non necessitano di energia aggiuntiva per crescere, in quanto non vengono coltivati in serre ma alla luce del sole. Se si tratta poi di prodotti a km 0 il risparmio è maggiore grazie all’assenza di intermediari e all’abbattimento dei costi di trasporto.
I prodotti di stagione necessitano di quantità minime di pesticidi perché non sono costrette a crescere in periodi in cui non dovrebbero e sono quindi più resistenti ai parassiti. Inoltre seguendo il loro normale ciclo di vita presentano maggiori proprietà nutrizionali e sicuramente sono più gustosi. Soprattutto per i prodotti a km 0 vi è la garanzia di freschezza proprio per l’assenza di procedure di confezionamento e distribuzione che solitamente allungano i tempi.
I cibi stagionali, essendo coltivati senza l’utilizzo di serre riscaldate e illuminate (quindi senza l’uso di energia proveniente da combustibili fossili), e senza l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti che derivano dal petrolio, non hanno un impatto ambientale gravoso. Se aggiungiamo il fatto che i cibi a km 0 hanno packaging ridotti al minimo e non hanno bisogno di essere trasportati, quindi riducono le emissioni di CO2, il rischio di inquinamento si riduce notevolmente.