I ricci di mare sono frutti di mare prelibati protagonisti di primi piatti d’eccellenza e secondi piatti a base di pesce.
I ricci di mare sono tecnicamente degli Echinodermi. Il guscio esterno è formato da aculei molto pungenti, che utilizzano per spostarsi e per difendersi dagli attacchi esterni.
Quello che viene consumato a tavola è l’interno, costituito dalle gonadi, le uova riproduttive, di colore arancione.
Non tutti i ricci di mare contengono le gonadi: i ricci “maschio”, non adatti alla riproduzione, sono infatti vuoti all’interno. Pescare i ricci da soli, oltre ad essere spesso vietato in molte zone, può quindi anche diventare un buco nell’acqua se non si sanno distinguere i ricci pieni dai ricci vuoti.
Per capire dall’esterno la differenza basta osservare bene il colore degli aculei. Se il riccio è completamente nero, ci troviamo di fronte ad un esemplare maschio; sfumature sul marrone o sul viola appartengono agli esemplari femminili.
Raro, e magnifico, è il riccio regina, con aculei più piccoli ma molto più fitti. E’ difficile trovarlo, poiché giace di solito negli anfratti e nelle profondità, protetto dai ricci maschi.
Un buon pescato può far ottenere un discreto numero di ricci da cui estrarre le gonadi per preparare primi e secondi piatti.
La pasta con i ricci perfetta chi ama il sapore forte del pesce
Per smorzare il gusto predominante, infatti, viene spesso inserito all’interno di un piatto di mare più complesso con vongole e cozze. Un esempio perfetto di primo piatto di mare.
Chi ama i ricci puri può godere un bel piatto di spaghetti con i ricci. A Palermo, per assaggiare un piatto del genere, si può richiedere il fuori menu da Franco Ristorante Pizzeria, solo con ricci freschi.
Un buon piatto di pasta con i ricci deve essere accompagnato da un vino adeguato. Un vino bianco frizzantino esalta il sapore forte dei ricci e regala un’esperienza di gusto unica.




