C’erano una volta gli anni Settanta in Inghilterra: tra feste sgargianti e champagne la regola non scritta era quella di servire cibo presentato in maniera estrosa, che fosse sostanzioso abbastanza da arginare i “danni” delle bollicine. Per questo una ricetta in particolare si diffuse a macchia d’olio: quella del cocktail di gamberi.
Il suo sapore fresco lo rendeva il cocktail di gamberi un must per ogni festa che contava e per ogni locale che si definiva alla moda: servito nel classico bicchiere da Cosmopolitan, fungeva (come oggi) da antipasto, ma non era raro vedere le più grandi dive nutrirsi solo di quello e di bicchieri di Dom Pérignon.
Come tutte le mode, fu esportato: salsa rosa, gamberetti freschissimi e verdura tagliuzzata passarono per le mani di cuochi e cuoche di tutto il mondo, diventando simbolo delle cene eleganti di ogni paese fino almeno alla metà degli anni Ottanta.
Con il cambiare dei decenni e l’avvento dei più svariati trend riguardanti il cibo, ognuno diceva la sua: per esempio, nella ricetta inglese la salsa rosa era composta da maionese, un pizzico di brandy e salsa Worcestershire ma a un certo punto anche il ketchup, salsa simbolo degli anni Ottanta in America, è entrato a far parte della ricetta.
Poi c’è stato chi ha sostituito l’originale lattuga iceberg con il radicchio, chi ha tolto il brandy e ha aggiunto il cognac, chi ha inserito nella preparazione i tuorli d’uovo. In tutto questo togli e metti, una sola cosa è rimasta invariata: la passione per questo antipasto che pur invecchiando non ha mai perso il suo fascino.
Iconico e resistente al tempo, il cocktail di gamberi si trova nel menu di Franco Ristorante Pizzeria. È una ricetta barocca e golosa che richiama tempi lontani ma che non smette mai di accattivare. E che, preparata con ingredienti di qualità, è ancora in grado di stupire ancora le papille gustative più esigenti.