Il Mar Mediterraneo dona all’Italia le più particolari e deliziose specie di pesci, crostacei e molluschi.
Le diverse specie marine che vivono nelle sue acque sono famose per il loro gusto sono pescate ed esportate nelle cucine di tutto il mondo. Molta della fauna marina è maggiormente riconosciuta grazie al territorio principale in cui è pescata.
Il territorio, spesso, è proprio il fattore principe che la caratterizza, come ad esempio il gambero rosso siciliano.
Una specie di gambero che è presente anche in altre acque del mondo e italiane ma dà il meglio di sè quando vive ed è pescato nel mare della Sicilia.
Proprio per questo particolare motivo il gambero è stato soprannominato dai pescatori locali “ammaru russu”.
La pesca del gambero rosso: dalla cattura al congelamento
Il gambero rosso si trova principalmente sui fondali fangosi ed è pescato da pescatori professionali attraverso delle reti a strascico.
La zona di pesca di questo gambero più nota è sicuramente Mazara, tipico borgo marino delle coste Siciliane molto vicine a quelle del nord Africa.
Questo porto detiene l’unico caso di pesca industriale d’Italia, cresciuta esponenzialmente proprio per il gambero rosso.
Qui viene raccolto quello che viene chiamato l’oro dei pescatori nei fondali delle acque cristalline.
La sua pesca arriva fino a 700 metri di profondità, grazie a delle attrezzature particolari.
La pesca di questo gambero avviene tutto l’anno ma la maggiore abbondanza la troviamo nei mesi caldi dell’anno, precisamente dagli inizi di giugno fino alla fine del mese di settembre.
In questi mesi particolarmente caldi il gambero rosso assume una colorazione decisamente più scura verso la testa dovuta alla presenza delle sue uova, considerate molto prelibate per la preparazione di primi piatti.
Di fronte a questo prelibato crostaceo i pescatori hanno equipaggiato a bordo delle proprie imbarcazioni dei surgelatori che permettono di “ibernare” il gambero per preservarne le sue caratteristiche.
Questo processo non solo lo rende sicuro per essere consumato crudo, ma conserva le proprietà organolettiche del gambero come se fosse appena pescato.
L’utilizzo in cucina
Questo fantastico gambero si presenta di colore rosso fuoco e brillante, la sua polpa è particolarmente bianca e carnosa.
Questa sue caratteristiche lo rendono uno dei crostacei più ambiti e adatti a tante preparazioni culinarie. Il suo sapore intenso e raffinato lo rende un ingrediente principale che non ha bisogno di particolari condimenti esterni poiché il suo gusto è già di per sè squisito al naturale.
Infatti questo gambero esprime il massimo del suo sapore quando viene utilizzato crudo, si presta bene a preparazioni come, tartare, sushi e battuto di gambero.
Ovviamente trova spazio anche per primi e secondi piatti.
Si può comunque scegliere di sottoporlo a cottura ma facendo attenzione che questa sia breve perché si rischierebbe di seccare la carne compromettendone il sapore.
Molte ricette consigliano di cuocerlo a vapore per mantenere maggiormente la sua salinità marina o scottarlo brevemente sulla griglia per caramellare gli zuccheri del carapace ed esaltarne il gusto.