Quella che oggi chiamiamo cucina gourmet, nasce da una tradizione gastronomica nata per necessità e dalla semplicità. Cosa c’è di più semplice di pane, olio e pomodoro? Uno dei simboli della tradizione culinaria italiana, la bruschetta è uno dei più celebri antipasti che nel tempo si è trasformato e ha assunto caratteristiche tipiche di ogni regione dove viene proposta.
Dalle origini alla bruschetta gourmet
Pane, olio extravergine di oliva, pomodoro, aglio e basilico. Pochi ingredienti che insieme hanno fatto la storia dell’antipasto: le origini di questo cibo delizioso sono da rintracciare come sempre in tradizioni contadine antichissime, dalla necessità da parte dei contadini di conservare il pane raffermo e utilizzarlo per nuovi piatti.
La nuova frontiera gastronomica non ha certo risparmiato la bruschetta. Infatti, oggi è proposta in molti modi, con abbinamenti raffinati e creativi. Oggi non è sono emblema di cucina semplice e modesta, ma rientra anche tra le proposte del menu dei ristoranti più ricercati e stellati.
Le varianti regionali di questo antipasto
Natia della terra compresa tra il Lazio e l’Abruzzo, la bruschetta si è diffusa presto in tutta Italia. Ogni paese che ha conosciuto la bruschetta, ha fatto propria la ricetta rielaborandola con gli ingredienti locali. Sempre più amata ed apprezzata, non manca quasi mai sulle tavole degli italiani.
Alla scoperta delle varianti regionali della bruschetta, quindi troviamo:
- la variante della Campania e della Puglia: qui viene aggiunta sulla fetta di pane abbrustolito un po’ di colore rosso dato dai pomodori;
- in Calabria viene chiamata fedda ruscia proprio per il colore rosso dato dal pomodoro;
- in Toscana la bruschetta è nota come fettunta ed è fatta con pane sciocco toscano (cioè senza sale) e con olio, sale, aglio e pepe;
- in Piemonte viene proposta la soma d’aj, una bruschetta carica d’aglio: sulla fetta di pane abbrustolita viene strofinato uno spicchio d’aglio.