La bruschetta è forse il piatto più semplice e anche uno dei più antichi della cucina italiana, proveniente, secondo alcune fonti storiche, dalla cultura egizia e da quella etrusca.
In Italia, le prime regioni a mangiare la bruschetta furono la Campania e la Toscana, ma può essere considerato, in generale, un piatto italiano. Si tratta semplicemente di pane raffermo cotto per qualche minuto su una griglia e condito con sale, pepe, olio, aglio, basilico e pomodorini o soltanto con aglio, o con qualunque ingrediente,o con svariate salse.
Le più comuni bruschette italiane sono:
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con aglio e olio
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con pomodoro e basilico
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con peperoni
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alla pizzaiola
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con pecorino e fave
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con salmone e formaggio spalmabile
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con verdure
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con paté di melanzane
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con paté di olive
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con salsiccia
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con crema ai carciofi
Il nome bruschetta deriverebbe dal dialetto romano bruscare che significa abbrustolire. Il verbo, con l’evoluzione linguistica, si sarebbe trasformato in “bruciare” e diventato di uso comune in tutte le regioni italiane.
In Toscana, invece, veniva chiamata fettunta (fetta unta) e oggi, per prepararla, si usa il pane senza sale condito principalmente con olio e sale e, talvolta, anche con pomodoro. L’aglio è il protagonista indiscusso, spesso perfino spalmato sulla bruschetta prima dell’aggiunta di qualsiasi altro condimento. Al secondo posto c’è l’olio, di cui l’Italia è grande produttrice, e che rende la fetta di pane più morbida.
La bruschetta oggi viene utilizzata principalmente come antipasto semplice ma raffinato, per riempire lo stomaco prima dell’arrivo dei piatti, ma anche per non buttare via il pane raffermo.
Da Franco Ristorante la bruschetta è un must. I clienti, fedeli alla bruschetta tradizionale, la scelgono condita con aglio, olio, sale, origano, pomodoro e basilico.